Considerazioni sulle polveri da sparo - Appunti di Ricarica

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Considerazioni sulle polveri da sparo

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Qual è la polvere migliore ?  

Inizialmente intitolai questo capitolo “ La polvere migliore” ma il risultato mi appariva al quanto cacofonico, ho deciso di cambiarne il nome della pagina in: Considerazioni
"Polvere migliore" voleva essere solo una provocazione, per indurre curiosità e successiva lettura di questo approfondimento, in chi cerca risposta su Google, digitando frasi come : la polvere da sparo migliore , oppure miglior polvere per il 9x21, miglior polvere per il 308 Winchester, miglior polvere per il 223 Remington ecc., potrei andare avanti all'infinito.

Ho deciso quindi  di scrivere alcune riflessioni su questa fatidica domanda che continua a echeggiare nel web.

Fortunatamente qualche ottimo autore ha già spiegato in maniera esaustiva il concetto ma considerando che troppo spesso ancora è presente nei primi posti delle ricerche su Google o Bing, anteposta generalmente al calibro desiderato, credo che molte persone non abbiano ancora le idee molto chiare.

Le consultazioni sulla fatidica “domanda” non coinvolgono solo la polvere, esempio: miglior polvere per il 9x21, miglior polvere per il 308 Winchester ecc., ma includono ricerche anche relative al migliore innesco, alla migliore palla per il cinghiale o per il tiro ecc.

Non facciamo confusione con la terminologia, “specifico” e “migliore” hanno dei significati completamente diversi, così come“adattabile” o “utilizzabile” non hanno nulla a che fare con i termini sopra citati.

E la nostra domanda iniziale ?

Mi viene in mente una citazione di Publilio Siro “Non è mai la domanda che non merita la risposta”.

Cerchiamo tuttavia di fare un po’ di chiarezza; oggi tutti i “Brand” presenti nel mercato immettono ottimi prodotti, quindi non esiste una marca di polvere migliore rispetto a un’altra, esistono delle qualità migliori, questo sì. Il prezzo più elevato non è sempre indice di superiorità, pensiamo alle polveri d’importazione, eccellenti sicuramente ma dal costo per molti quasi ingiustificato, frutto della sommatoria di varie voci. Vanno sommati al costo di produzione la percentuale di profitto dell’esportatore, costi di spedizione, tasse, sdoganamento, percentuale profitto importatore, percentuale negoziante, spero di averli citati tutti. Tradotto: un barattolo di IMR che negli U.S.A trovo a 18,00 $ dollari mediamente da noi costa 88,00€ – 90,00€.

Devo ammettere che generalmente l’appassionato di armi rigate, lunghe o corte è ben informato e queste nozioni possono essergli già note, non commette errori grossolani di valutazione e nemmeno sottovaluta l’utilizzo di una polvere al posto di un’altra. Spesso però, forse per inesperienza, si tormenta ingiustamente e vorrebbe una risposta certa e convincente.

Ma allora cosa rispondere?  

Semplicemente non esiste una risposa certa ed esaustiva per affermare che una polvere è ”migliore” rispetto a un’altra, ogni connubio “polvere – innesco – proiettile”  rappresenteranno un’alchimia unica, anche se in linea generale ogni calibro avrà più polveri con le quali garantirà ottimi risultati e poi ci sono quelle specifiche nate per una o più munizioni ma definirle “migliori” è un concetto del tutto soggettivo e fuorviante.

Anche le polveri commercializzate come specifiche per una determinata munizione alla fine potranno essere solo delle “buone polveri”, magari scopro attraverso dei test che ottengo risultati nettamente migliori semplicemente con un propellente “polivalente” nato magari per altri caricamenti, ma che si abbina perfettamente al tipo di palla che ho prescelto, alla mia arma e al suo passo di rigatura.   

Se siete curiosi, dovete solo cercare, testare e riprovare finché riuscirete a scoprire il “combustibile” più performante per la vostra munizione, ergo quella che ha reso a livello agonistico o venatorio prestazioni eccellenti, così potrete affermare di aver trovato la “polvere giusta” ovviamente sottinteso esclusivamente per la vostra arma.

Ci sono altre regole fondamentali invece da non scordare come:
• Scegliere una polvere molto commercializzata, che vi garantirà sempre una buona costanza nel reperimento. Ho notato che in base alle zone (province o regioni), le armerie tenderanno a fare le proprie scorte in base alle richieste dei tiratori locali, ma se non presente,  potrete sempre farla ordinare dal vostro armiere di fiducia.
• Optare per una polvere a buon mercato (dal costo contenuto) non è indice automatico d’inaffidabilità, sono solo luoghi comini.
• Indirizzarsi verso quelle marche che garantiscono una certa costanza tra lotto e lotto
• Per le sole munizioni metalliche destinate alle armi lunghe, scegliere una polvere dalla densità di caricamento ottimale per rendere l’accensione e la pressione più uniformi

Per i navigatori più incalliti, mi permetto di sottolineare che nonostante il web sia pieno di ottime informazioni che trattano temi riguardanti la ricarica, la polvere da sparo e al suo utilizzo, dall’altra possiamo trovare pagine ricche di ciarpame, stupidaggini e immondizia varia. Se qualcuno vuole raccontare certe storie in osteria, è libero di farlo, citi le sue imprese straordinarie, con carnieri che riempivano rimorchi a sei assi, piuttosto che divulgare a qualche neofita certe idiozie, su quali siano le “migliori polveri”, magari arricchite da superlativi assoluti.

Con rammarico ho notato che i disastri “divulgativi” si riscontrano nel mondo della canna liscia.

Scusate ma con cosa si ricarica il cal 12, cal 20, cal 28, cal 410 ecc?

Forse non si usa polvere da sparo ?

Ho trovato in rete forum che hanno libertinaggio interpretativo e privo di moderatori, ma il peggio del peggio è riscontrabile su Facebook.  Qui si possono trovare sempre più frequentemente consigli su miscele oniriche in grado di far rabbrividire Morpheus (non quello di Matrix). Non vuole essere un’accusa generica, ci sono ottimi “gruppi” coadiuvati e moderati da persone molto esperte che mettono a disposizione tempo e informazioni gratuitamente, accomunate dalla nostra passione comune e dalla voglia di condividere informazioni, a queste va il mio plauso e incoraggiamento nel continuare il loro percorso.

Mi riferisco invece a quelle pagine che osannano una determinata polvere e solo quella, fuori produzione magari da 50 anni, sparando sentenze e denigrando qualsiasi prodotto oggi presente sul mercato.

Altre citano miscele magiche del nonno o del papà, che mescolava polvere Acapnia, con polvere Nobel’S Sporting Balistite, C7, JK6, Jk3 con Winchester Ball Powder 480 o 520, solo per citarne alcune. Tutti possono riportare piacevoli ricordi, ci mancherebbe, affezionarsi o rimpiangere una polvere è più che lecito, nulla da eccepire, ma leggere e rileggere su come miscelare le polveri, sostituire inneschi a casaccio, utilizzare polveri destinate a caricamenti per il cal 12 su calibri come il 410, o polveri da carabina utilizzate per cartucce spezzate mi sembra davvero troppo. Cito solo un esempio dei tanti letti in rete e pongo una domanda agli amici della canna liscia: Che cosa accade se aggiungo o mescolo una polvere appropriata per cal 12 con una Norma 204, una H 110, o con una M410 della Baschieri e Pellagri?  Queste indicazioni non hanno nulla di tecnico e forse “l’esperto” non si rende conto di cosa certi “consigli” possano produrre. La Norma 204 si usa esclusivamente per carabina, la M410 della Baschieri è nata per caricamenti del 410, mentre la H 110 è nata per la ricarica di munizioni da pistola magnum, come il 357 Magnum, 41 Magnum e 44 Magnum, 45 Colt, 454 Casull, 480 Ruger, 50 A.E, 500 S&W per citarne alcuni, e solo per “adattamento” nel calibro 410, quindi non possono essere utilizzate assolutamente per ricaricare il calibro 12 e tantomeno per creare intrugli.

Vi ricordo che ci sono ingegneri, esperti balistici, fisici e chimici che in equipe studiano e testano quotidianamente le polveri prodotte nei loro stabilimenti, non c’è nonno Calogero che prova nell’orto di casa se posso utilizzare un po’ di Norma avanzata nel tavolo per assemblare una cartuccia cal 12 perché mi manca solo mezzo grammo ed ho finito la Tecna o la B&B F2.

Era retaggio, infatti, nel primo dopo guerra, causa la povertà e la mancanza di materie prime, di racimolare qualsiasi granello di polvere per finire di assemblare la cartuccia che avrebbe garantito il pasto alla famiglia.

Oggi fortunatamente non viviamo più in quegli anni e tali pratiche vanno solo ricordate come mera opera di narrativa e memoria di un passato fortunatamente ormai lontano.   
Created by Pier Paolo Cattaruzza ©
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